venerdì 9 maggio 2008

Difendi il tuo simile e distruggi il diverso


E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

Queste parole della "canzone di Maggio" di De André sono quanto mai attuali, in questi giorni si è parlato molto dell'omicidio di Nicola, la cosa mi ha colpito molto per diverse ragioni: è avvenuto nella mia città, sono passato da Porta Leoni qualche ora prima dell'accaduto, ma ciò nonostante la cosa che mi ha turbato maggiormente è stato il movente...
Semplicemente l'essere diversi, l'essere non uniformati alla massa, l'essere se stessi non è tollerato.
Si son dette tante parole inutili, tante menzogne e si è taciuto troppo. Le parole inutili sono quelle di chi non vuole riconoscere la natura politica del gesto, le menzogne sono di chi con fotoritocchi ha reso gli agressori più "cattivi", si è taciuto troppo e non si è fatto nulla contro i cori e gli slogan razzisti, che sono onnipresente allo stadio e nelle manifestazioni della destra veronese, ma non solo si è incentivato a fare cosi, il sindaco attuale vi ha partecipato a tali manifestazioni, ricevendo pure una condanna, assieme alla sorella e altri leghisti, in primo e secondo grado per aver violato la legge Mancino (apologia di reato) ai danni di cittadini rom.
Trovo disgustoso che un fascista abbia partecipato alla veglia di una vittima di tale ideologia.
Spero che dopo questo fatto la gente si renda conto che non c'è bisogno di ronde, composte da gente con le stesse idee di chi ha ucciso Nicola, ma ciò che serve è la tolleranza, l'accettazione del diverso.

lunedì 5 maggio 2008

Svelati milioni di segreti di Pulcinella


Tanta gente si stupisce esterrefatta per la pubblicazione su Internet delle dichiarazioni dei redditi, ma non si rende conto che stiamo parlando di dati già pubblici fin dal lontano 1973, quando un decreto legge dell'epoca sanciva, in tempi non sospetti:

"sono depositati per la durata di 1 anno, ai fini della consultazione da parte di chiunque, sia presso lo stesso ufficio delle imposte sia presso i Comuni interessati."

Molte critiche derivano dal potersi sentire in qualche modo esposti, a rapine, ricatti, ecc, ma soffermiamoci un secondo, se un ladro comune nota che una persona vive in una villa elegante, guida un Cayenne e porta un Patek Philippe al polso, non va a leggere la dichiarazione dei redditi prima di decidere che ha voglia di fargli una visita.
Inoltre che dire delle catene di negozi che ti chiedono i dati fiscali per darti il finanziamento sulla lavatrice? Delle immobiliari che te li chiedono prima di farti firmare un contratto d’affitto? Le persone in difficoltà sono esattamente quelle che sono state già costrette a rivelare i loro dati fiscali ai quattro venti.
Questa pubblicazione va a colpire nel segno, ovvero a chi i soldi ce li ha, e spesso e volentieri evade le tasse.
Ma in Italia le persone con i soldi meritano più rispetto, anzi se hanno i soldi ed evadono le tasse sono dei furbi, non dei delinquenti.

Fonti:
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2273613
http://caminadella.wordpress.com/2008/05/02/le-dichiarazioni-dei-redditi-su-internet-svelati-milioni-e-milioni-di-segreti-di-pulcinella/