lunedì 5 maggio 2008

Svelati milioni di segreti di Pulcinella


Tanta gente si stupisce esterrefatta per la pubblicazione su Internet delle dichiarazioni dei redditi, ma non si rende conto che stiamo parlando di dati già pubblici fin dal lontano 1973, quando un decreto legge dell'epoca sanciva, in tempi non sospetti:

"sono depositati per la durata di 1 anno, ai fini della consultazione da parte di chiunque, sia presso lo stesso ufficio delle imposte sia presso i Comuni interessati."

Molte critiche derivano dal potersi sentire in qualche modo esposti, a rapine, ricatti, ecc, ma soffermiamoci un secondo, se un ladro comune nota che una persona vive in una villa elegante, guida un Cayenne e porta un Patek Philippe al polso, non va a leggere la dichiarazione dei redditi prima di decidere che ha voglia di fargli una visita.
Inoltre che dire delle catene di negozi che ti chiedono i dati fiscali per darti il finanziamento sulla lavatrice? Delle immobiliari che te li chiedono prima di farti firmare un contratto d’affitto? Le persone in difficoltà sono esattamente quelle che sono state già costrette a rivelare i loro dati fiscali ai quattro venti.
Questa pubblicazione va a colpire nel segno, ovvero a chi i soldi ce li ha, e spesso e volentieri evade le tasse.
Ma in Italia le persone con i soldi meritano più rispetto, anzi se hanno i soldi ed evadono le tasse sono dei furbi, non dei delinquenti.

Fonti:
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2273613
http://caminadella.wordpress.com/2008/05/02/le-dichiarazioni-dei-redditi-su-internet-svelati-milioni-e-milioni-di-segreti-di-pulcinella/

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