sabato 28 giugno 2008

Perchè è difficile parlare di religione?

La religione... si basa su dottrine che vengono definite sacre o sante.
Indipendentemente dal fatto che la approviamo o no, l'aura di sacralità ci appare così scontata che
ci siamo dimenticati di come l'assunto da cui deriva dica, in sostanza: «Questa è un'idea che non si
può minimamente criticare; non è permesso e basta. Perché non è permesso? Perché no!». Se qual-
cuno vota per un partito le cui idee non approviamo, siamo liberi di discuterne quanto ci pare; tutti
quanti dibatteranno l'argomento senza che nessuno si offenda. Se qualcuno pensa che le tasse deb-
bano aumentare o diminuire, ne parliamo liberamente, mentre se qualcuno afferma: «La mia religio-
ne mi vieta di girare un interruttore il sabato» diciamo: «Benissimo, io lo rispetto»....
Perché è perfettamente lecito sostenere il partito laburista o il partito conservatore, i repubblicani
o i democratici, una scuola di economia piuttosto che un'altra, Macintosh piuttosto che Windows,
ma non è lecito avere un'opinione sull'origine dell'universo e sul suo eventuale creatore, in quanto
l'argomento è considerato «sacro»?... Ci siamo abituati a non mettere mai in discussione le dottrine
religiose. Infatti, è molto interessante vedere quanto furore suscita Richard [Dawkins] quando le
mette in discussione! Tutti diventano isterici, perché non è permesso dire certe cose. Eppure, se si
riflette razionalmente, si capisce che non c'è motivo di non sottoporre le idee religiose alla stessa di-
samina cui sono sottoposte tutte le altre: l'unico motivo è che abbiamo in qualche modo convenuto
di non farlo.

Douglas Adams

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ne convengo :P